Tutta un'altra casa

Edilizia italiana sempre più libera

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Buone notizie per chi si sta pensando di dare una bella rimodernata alla propria casa, magari cambiando gli infissi o ristrutturando il bagno, o per chi vuole mettere a norma l’impianto elettrico o sostituire il vecchio pavimento. Per loro e per molti altri interventi non sarà infatti, più necessario richiedere il permesso, ne presentare comunicazioni di inizio lavori. Sono infatti 58 gli interventi che verranno completamente liberalizzati con la pubblicazione del “glossario dell’edilizia libera” sulla gazzetta ufficiale. E’ stato infatti approvato il decreto legislativo 222 del 2016 che sancisce, in pratica, un elenco di opere che è possibile realizzare senza titolo abilitativo, la cosiddetta Edilizia libera. Non sarà quindi più necessario presentare la Scia (segnalazione certificata di inizio attività) nè altro tipo di comunicazioni (es. Cila, Cial) per tutte quelle opere che non vanno a incidere sulla pianta dell’immobile o ad alterare la sagoma dell’edificio stesso, sono quindi compresi anche i lavori di intonacatura o decorazione esterna, realizzazione pergolati non fissi, piccoli ripostigli per attrezzi, arredi da giardino, tende e gazebo rimovibili oltre a tutti quegli interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche purchè non alterino la forma del palazzo (come ad esempio la costruzione di un ascensore esterno). L’approvazione del decreto e la sua conseguente messa in opera hanno suscitato il plauso di tutti gli ordini e collegi professionali tecnici quale importante tassello all’interno di un’attività di sburocratizzazione della pubblica amministrazione che, già da anni, sta portando un vento di cambiamento significativo all’insegna dell’efficienza e dell’economicità del sistema pubblico italiano.

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